Lavorare con i microcomputer: come fare?

A oggi, le aziende del ramo informatico sono quelle che sfornano più occupati, insieme a tutte le altre in cui internet è diventato il motore principale.

Sistemi informatici e connessioni AI e IOT sono alla base di un’infinità di processi lavorativi, con tecnologie che muovono le attività industriali in maniera automatizzata: la cosiddetta smart factory, che rientra nel concetto generale di industry 4.0 con l’automazione delle macchine utensili tramite controllo CNC.

Uno strumento importante, fondamentale per tutta l’evoluzione tecnologica che stiamo attraversando, è quello dei microcomputer, su cui si proiettano molte possibilità professionali.

Mekhan offre corsi approfonditi per i clienti che scelgano di realizzare laboratori didattici customizzati, anche mediante simulatori, per questi e molti altri settori stem.

Ma come lavorare con i microcomputer? E perché rappresentano una prospettiva molto importante in ambito tecnologico?

Microcomputer: cosa sono e come lavorarci?

La parola microcomputer non deve trarci in inganno.

Le dimensioni di un apparato elettronico -lo sappiamo bene con smartphone e tablet- non rappresentano una misura affidabile della sua capacità di calcolo.

Apparecchi di dimensioni minuscole, in effetti, possono ospitare sistemi complessi e sofisticati.

I microcomputer vedono la loro nascita negli anni ’70: costituiti da un unico processore, erano destinati a un piccolo pubblico di appassionati del settore.

Venivano venduti nella forma di kit di montaggio, privi di un contenitore esterno -il cosiddetto case- e tutti i pezzi venivano assemblati direttamente dagli utenti.

Perché oggi sono diventati tanto importanti e ci si chiede come lavorarci?

Microcomputer di seconda generazione: la rivoluzione tecnologica

Ci si pongono queste domande perché la tecnologia ha compiuto passi sorprendenti.

Quest’ultima impregna ormai ogni settore industriale, e i microcomputer sono fra i grandi protagonisti di questo cambiamento: all’interno di una rete complessa e sofisticata di implementazioni chiamata Internet of thing.

Comparsi alla fine degli anni ’70, i microcomputer di seconda generazione constano di un supporto fisico “case” – hard disk, scheda madre, memoria ram- con una componente hardware esterna, costituita da schermo, mouse, tastiera.

Questo li rende disponibili a un pubblico più largo; sono ovviamente concepiti per soddisfare particolari esigenze pratiche di mobilità e sono stati pensati per stare facilmente sul tavolo o sulla scrivania dell’ufficio e per essere trasportati con facilità.

I moderni computer portatili, notebook e laptop praticamente.

Ma perché, col tempo, sono diventati così importanti?

Ci si chiedere come lavorare con i microcomputer, dal momento che rappresentano la nuova frontiera del nostro futuro tecnologico. Oggi sono sempre più piccoli e con capacità di calcolo pressoché illimitate. Nella foto la scheda madre di un microcomputer.

Microcomputer come motore dell’industry 4.0.

I microcomputer di oggi presentano una capacità di calcolo sorprendente, molto più potenti rispetto ai computer di generazioni passate.

Proprio per questo, vengono utilizzati per costituire enormi reti di dati aziendali, per monitorare i processi di produzione dell’industria e automatizzarne e controllarne i ritmi.

Con il codice G e i programmi di sviluppo di modelli 3D da lavorare – il software CAD/CAM, per esempio- si può gestire il controllo CNC delle macchine utensili, automatizzandone le operazioni e risparmiando sul lavoro manuale.

Moderni microcomputer sono impiegati anche per progetti ambiziosi e all’avanguardia.

Uno di questi è il minuscolo Udoo -dalle dimensioni del palmo di una mano- selezionato dalla Carnegie Mellon University per una missione sulla Luna: Udoo deve alimentare il robot Andy.

Tutto questo, sebbene implementi tantissimo il controllo dei processi industriali, richiede sicuramente personale più formato e qualificato, con conoscenze tecnologiche adeguate.

Lavorare con i microcomputer: i corsi Mekhan

Mekhan offre corsi all’avanguardia per enti di formazione e università, con metodologie didattiche basate sul modello del leaning by doing e su una didattica di tipo laboratoriale.

Il corso in microcomputer è perfetto per chiunque abbia una passione fervente per la tecnologia e una predisposizione alla logica di gestione dei sistemi.

Con il corso, è possibile acquisire la basi per la corretta gestione e configurazioni dei sistemi dei microcomputer.

Strumenti didattici come Unitrain permettono di aggiungere la pratica alla componente teorica, grazie a una consolle portatile della Lucas Nulle con componenti per la simulazione.

Unitrain consta di più di 120 corsi, con cui imparare altre materie Stem sempre connesse all’utilizzo dei microcomputer in ambito industriale.

Corsi più specifici per imparare la gestione della programmazione CNC delle macchine utensili: Codice G e software CAM.

Un campo in cui la Mekhan è attiva da anni.

Entra nelle nostre aule laboratoriali e inizia a lavorare con i microcomputer e con le materie stem 😉