Tornio tradizionale e a controllo numerico: l’evoluzione

Il mondo delle macchine utensili ha attraversato momenti di grande cambiamento tecnologico: l’evoluzione che c’è stata dal tornio tradizionale e quello a controllo numerico ne è la testimonianza
più fulgente.

Ma in cosa si differenziano queste due tipologie di macchine utensili? E per quale ragione l’apporto
della tecnologia a controllo numerico costituisce una svolta nell’universo delle apparecchiature da
lavoro?

Cerchiamo di capirne di più.

Tornio tradizionale e a controllo numerico: un’evoluzione iniziata in antichità

Come abbiamo visto, la necessità dell’uomo di adoperare macchine per implementare e perfezionare le procedure di lavoro ha origini più antiche di quanto si possa pensare.

Il tornio è da considerarsi la prima macchina utensile in assoluto che sia stata concepita.

Con questo termine, indichiamo un macchinario che, attraverso un lavoro “di tornitura”, e tramite
l’asportazione del truciolo, permette la realizzazione di un solido in rotazione.

I prodotti sviluppati tramite lavorazione al tornio sono generalmente:

  • alberi;
  • cilindri;
  • piedi del tavolo;
  • boccole;
  • pistoni;
  • perni

Se con il tornio tradizionale il movimento e tutti i parametri di lavorazione venivano regolati
manualmente dall’operatore, in quello a controllo numerico il funzionamento è regolato da un
meccanismo computerizzato.

Il tornio tradizionale nasce in antichità

Essendo il movimento di questa macchina molto simile a quello della ruota, non dobbiamo aspettare
molto perché si veda comparire il primo tornio.

Una forma rudimentale di questo utensile era quello adoperato dai vasai in Mesopotamia: una
semplice ruota il cui moto, azionato manualmente dall’operatore, facilitava la finitura e la lavorazione dei vasi.

Successivi torni, comparsi in Egitto e Grecia, non erano che dischi rotanti il cui movimento era indotto da un perno mosso dai piedi del vasaio.

L'immagine di un tornio del catalogo Mekhan, in un articolo sull'evoluzione dal tornio tradizionale a quello a controllo numerico.

Tornio tradizionale e a controllo numerico: l’impulso delle nuove tecnologie

Come sappiamo, la storia delle macchine utensili è legata indissolubilmente all’evoluzione delle tecnologie di un dato periodo storico.

Cercando procedimenti tecnologici sempre più efficaci, capaci di modulare e razionalizzare i processi di produzione in modo preciso e affidabile, si capisce subito come sia stata lenta, ma costante, l’evoluzione che, dal tornio tradizionale, porta alla realizzazione di quello a controllo numerico.

Tecnologie via via più sofisticate, ed esigenze produttive sempre più legate al mercato di massa,
hanno reso importante l’implementazione e il perfezionamento razionale delle macchine utensili.

Un’evoluzione tecnologica rapida a partire dal Settecento

I cambiamenti apportati dalle nuove tecnologie rispetto alle macchine utensili sono stati travolgenti, registrando un picco nel 1776, grazie all’invenzione della macchina a vapore.

Se prima ci si avvaleva di un arco, o al massimo dell’energia idraulica, con le tecnologie di fine Settecento, e le esigenze di produzione improntate su macchine in ferro e locomotive, è possibile creare un sistema centralizzato a cui rispondono tutte le macchine utensili di una fabbrica.

Un sistema che verrà implementato nei secoli successivi.

Nel periodo della Belle époque, inoltre, l’impiego dell’energia elettrica permette l’utilizzo di macchine utensili alimentate tramite questa nuova fonte di energia.

Il controllo numerico digitale: una svolta nell’evoluzione del tornio tradizionale

La vera svolta tecnologica è arrivata con il controllo numerico digitale, che ha dato vita a un serie di
torni di ultima generazione.

Se in passato movimento e parametri del tornio erano trasferiti sugli organi di funzionamento grazie alla manualità dell’operatore, con il tornio numerico queste informazioni vengono impartite ricorrendo a un codice alfanumerico: il linguaggio di programmazione.

Le istruzioni sono configurate tramite un codice, sviluppato con un particolare tipo di linguaggio
chiamato ISO o G-code.

Giunti a questo livello di tecnologia, il pensiero comune è che le macchine possano lavorare autonomamente, indipendentemente dall’intervento dell’uomo, quasi fossimo in un film di fantascienza e loro godessero di vita propria; ma non è così.

Il ruolo del tornitore nell’evoluzione del tornio tradizionale

Rispetto al passato, quanto è cambiato il ruolo del tornitore?

L’operatore continua a rivestire un certo peso anche nel funzionamento del tornio a controllo
numerico digitale.

Se è vero che il lavoro di tornitura è reso automatico da un’unità centralizzata che elabora i comandi, controllando lo spostamento della tornitura tramite trasduttori, è vero, altresì, che questi comandi devono essere impostati rigorosamente dal tornitore, in modo che tutta la sequenza di lavorazione operi in modo preciso.

Le informazioni da impostare sono

  • il ciclo di tornitura;
  • il montaggio del pezzo
  • il monitoraggio delle varie fasi di lavorazione.

Le macchine utensili di Mekhan

Ora che ne sappiamo di più sull’evoluzione dal tornio tradizionale al tornio a controllo numerico, che ne diresti di dare un’occhiata alle macchine utensili Mekhan?

Abbiamo un ampio catalogo di torni, con garanzia Knuth e di altri marchi.

Che aspetti?